APPELLO ACQUA
“LA VOCE DEL SIGNORE TUONA SULLE ACQUE …”
Così un’antica
preghiera ebraica esaltava la presenza misteriosa di Dio anche
sulle acque!(Salmo 29)
In questa torrida estate speravo
proprio di darvi notizie rinfrescanti da Napoli sull’acqua.
Il 31 luglio infatti c’era stato
annunciato che finalmente si sarebbe realizzato il grande sogno
napoletano e cioè che finalmente ARIN spa (la società che gestisce
l’acqua di Napoli) si trasformasse in un’Azienda Speciale(Acqua
Bene Comune-Napoli). Il Consiglio Comunale aveva così votato il 26
ottobre 2011. Ma perché quel voto diventasse realtà giuridica
bisognava che l’Arin andasse a firmare il passaggio davanti al
notaio. Ma le pressioni , da parte di potentati economico-finanziari,
sono state talmente forti da impedirlo. Tant ‘è che il 31 luglio
c’è stata sì una firma dal notaio, ma a una “condizione” ,e
cioè che entro il 15 novembre si faccia ‘un piano industriale e
finanziario’ ,piano che non è stato elaborato dal novembre scorso!
Il comitato dell’Acqua napoletano e campano, che dal 2004 ha
lavorato con passione e ostinazione per questa trasformazione, dovrà
ancora attendere prima di annunciare la buona notizia che Napoli è
diventata la capitale dell’acqua pubblica. Con ansia attendiamo
quel giorno!
Per fortuna che a consolarci è
arrivata la decisione della Corte Costituzionale (20 luglio) che
dichiarava l’illegittimità dell’articolo 4 della Finnziaria-bis
2011. Infatti quell’articolo disponeva la possibilità per gli enti
locali di liberalizzare i servizi pubblici. “Non si esagera dicendo
che questa è una sentenza storica- ha scritto S.Rodotà- perché in
concreto denuncia ed elimina una clamorosa frode del legislatore.”
E’ la prima volta che , con tale nettezza, è stato affermato il
diritto dei cittadini a veder rispettato il referendum. Questa è una
straordinaria vittoria per il popolo dell’Acqua! Per questo è
legittima la reazione dei cittadini di ribellarsi ai tentativi di
violare la legalità fissata dal Referendum. Per cui sosteniamo con
forza la campagna di ‘Obbedienza civile’ al Referendum, lanciata
dal Forum italiano dei movimenti dell’acqua, che invita i cittadini
italiani ad autoridursi del 7% le bollette dell’acqua. Dopo la
sentenza della Corte Costituzionale, questa campagna ne esce
rafforzata e deve estendersi su tutto il territorio nazionale, ove
questo è possibile (contattare i comitati provinciale e regionali).
Altrettanto impellente,per me, diventa
ora portare in Corte Costituzionale la ventilata multiutility dal
Nord da realizzarsi attraverso al fusione di tutte le spa
multiutility esistenti :A2A, Iren, Hera- Acegas-Aps…formando un
mostro finanziario che gestirebbe i servizi pubblici dal Nord Italia.
Chi porterà questo sgorbio in Corte perché venga dichiarato non
cosituzionale?
Altra bella notizia: il Consiglio di
Stato si è pronunciato il 24 luglio sulla vicenda dell’Acea,
l’azienda che gestisce l’acqua di Roma. Il sindaco di Roma
Alemanno è deciso a vendere il 21% delle quote (il Comune di Roma ne
detiene il 51%), il resto è in mano alla multinazionale Suez e a
Caltagirone. I giudici del Consiglio di Stato hanno deciso che il
sindaco non può farlo. Questo potrebbe segnare la sconfitta di
Alemanno. E Roma potrebbe ottenere un’altra bella vittoria per
‘Madre Acqua’!
Abbiamo bisogno di tante vittorie
locali per forzare i partiti e il governo Monti a rispettare
seriamente il Referendum .Per questo dobbiamo portare questa spinta
propulsiva anche in Unione Europea. E’ questo lo scopo della prima
iniziativa legislativa dal basso per costringere il Parlamento
Europeo a portare le risorse idriche fuori dalle logiche del mercato.
L’occasione è offerta dall’ “Iniziativa dei cittadini
europei”(ICE),uno strumento introdotto dal Trattato di Lisbona che
assegna ai cittadini il diritto di proporre alla Commissione Euoropea
atti legislativi sulle politiche di propria competenza.
Per formulare la proposta sono
necessarie un milione di firme in almeno sette paesi della UE .Per il
momento la raccolta è aperta solo in forma cartacea.
Per scaricare i moduli di raccolta
firme:
E’ una campagna importante questa in
Europa perché conosciamo l’enorme pressione delle multinazionali
dell’acqua come vivendi, Suez,Coca-cola o Sepsi…..stanno facendo
sul Parlamento Europeo.
Tocca a noi italiani che abbiamo vinto
un Referendum sull’acqua a dare una mano forte perché questo
impegno dilaghi anche in Europa.
Dobbiamo rimanere uniti! Solo rimanendo
uniti possiamo vincere.
E la speranza rinasce dal basso!
Alex Zanotelli
Napoli, 11 agosto 2012