Blacks out - libro di Vladimiro Polchi


Il libro di Vladimiro Polchi (Laterza editori), a metà tra racconto e inchiesta giornalistica, offre un quadro fedele del fenomeno migratorio e del suo significato in Italia. Con molti dati e un esplicito intento antirazzista

ROMA – Che sia a oltranza o di un giorno solo, lo sciopero di tutti gli immigrati presenti in Italia è uno scenario poco meno che apocalittico. Ed è a questo filone di romanzi che sembra rifarsi “Black out”, il libro di Vladimiro Polchi uscito da poche settimane per Laterza. L’autore è nella vita un giornalista di Repubblica, ancora precario nonostante sia l’esperto di immigrazione e sicurezza del giornale: nel libro cambia solo i nomi, il suo e di alcuni personaggi, lasciando tutto il resto molto reale e riconoscibile.
Come in “Cecità” di Saramago tutti improvvisamente diventano ciechi, in “Blacks out” sono gli italiani che in poche ore scoprono tutte le conseguenze per la loro vita quotidiana della scomparsa misteriosa e contemporanea di tutti gli stranieri: dai lavori più basilari – quelli che scandiscono le abitudini, dalla colazione alla spesa alla lettura dei giornali – dall’assistenza agli anziani, dall’industria e dall’agricoltura, perfino dalla chiesa e dal calcio.

tratto da Redattore Sociale