L’ augurio di Zanotelli per 'Acqua in borsa'


Con le sentite parole di Padre Alex Zanotelli si è aperto il primo incontro organizzato dal Comitato trentino Acqua Bene Comune, sabato scorso a Trento.


Ospiti dell’incontro – dal significativo titolo “Acqua in borsa: risorse idriche in mano al mercato. La situazione in Trentino” – il professor Alberto Lucarelli, ordinario di diritto all’Università di Napoli, e Severo Lutrario del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.

Alberto Lucarelli ha illustrato attraverso una compita dissertazione giuridica, quali siano gli spazi di manovra che permette l’articolo 23 bis, anche in vista del prossimo referendum sull’acqua pubblica (la cui raccolta firme è prevista a livello nazionale, a partire da aprile), ed ha sottolineato come anche la Corte dei Conti abbia recentemente ribadito il fallimento delle privatizzazioni idriche in Italia. Ma soprattutto, Lucarelli ha disegnato un panorama importante, da svilupparsi proprio in Trentino: “Questa battaglia è un lotta per la democrazia, ed una grande dimostrazione di civiltà – ha detto – e la vostra Provincia proprio in virtù dell’autonomia che gode, potrà delinearsi come un laboratorio a cui tutto il Paese potrà guardare. Ma si deve mettere in gioco. L’acqua è un elemento di un circuito più ampio di depauperamento della democrazia, a cui stiamo assistendo da troppo tempo. Ora è il momento di dire basta”.

Severo Lutrario ha portato la sua testimonianza di sette anni di lotta, nel frosinate, contro le ingerenze della municipalizzata locale, Acea - società mista simile alla nostra Dolomiti Energia, ora Dolomiti Reti – ora privatizzata al 70% in virtù dell’applicazione del Decreto 135/09. Esperienza apprezzata dai comitati locali, intervenuti all’incontro, in particolare quelli dell’Alto Garda, fra i primi in Trentino ad organizzarsi in difesa dell’acqua bene comune.

Il Comitato trentino con una serie di slides, ha illustrato le varie gestioni idriche sul territorio, le differenze tariffarie, le prospettive future, avanzando 3 concrete proposte:
- Una campagna informativa per chiedere la estrapolazione dei comuni trentini gestiti in modo privatistico o semiprivatistico, da Dolomiti Energia
- La creazione di un coordinamento degli Enti Locali trentini in difesa dell’acqua pubblica
- Appoggio a quei comuni che gestiscono in maniera diretta le risorse idriche

In sostanza, si chiede di uscire dalla dicotomia pubblico privato, per andare verso una gestione sociale e partecipata dell’acqua e dei beni comuni.

L’incontro di sabato è stato una dimostrazione della sete – davvero – di informazioni che ha la gente comune, e della voglia di mettersi in gioco anche in prima persona per aiutare, ostacolare, o spingere le proprie istituzioni, verso la difesa dell’acqua di tutti, senza se e senza ma.

L’ augurio di Zanotelli, uno dei simboli forti del movimento per l’acqua pubblica italiano, è legato a doppia corda all’esortazione alla determinazione e la tenacia.
Sabato scorso è stato il primo passo, occasione anche per ribadire la partecipazione alla manifestazione nazionale in difesa del’acqua del prossimo 20 marzo, a Roma.

Video incontro su http://www.livestream.com/nonsoloacqua