Sardegna NO al nucleare + catene umane


Splendida immagine di Palau (Sardegna). I Sardi votano SI al quesito del 15 e 16 maggio in oltre 848.000: “Sei contrario all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti?"

da http://www.fermiamoilnucleare.it/?p=3270

Successo delle catene umane: “Nucleare? Gli italiani non abboccano”

Roma, 21 maggio 2011. “Un altro messaggio forte e chiaro contro il nucleare e contro i trucchetti per tappare la bocca agli italiani sabotando il referendum. Gli italiani non abboccano”. Così il Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’ saluta il “successo” delle catene umane, 8 già svolte, una (Nardò, Lecce) prossima a partire e un’altra, Montalto di Castro (Viterbo) che si svolgerà domattina.

Un serpentone di oltre 2 chilometri e mezzo ha collegato il centro di Caorso con gli impianti dell’ex centrale. A Chioggia, uno dei siti giudicati idonei ad ospitare nuovi impianti atomici, la catena umana ha colorato con le bandiere gialle del comitato quasi 4 chilometri di spiaggia. E poi i cortei di Saluggia, nei pressi del deposito di combustibile irraggiato, di Scanzano, indicata nel 2003 come sede del deposito nazionale delle scorie, di Palma di Montechiaro (Agrigento), altro sito papabile per una nuova centrale. E ancora, le manifestazioni a Nardò (Lecce) e alla foce del fiume Sele (Salerno), anch’essi candidati ad ospitare una centrale. “L’adesione alle catene umane è stata molto buona: un serpentone complessivo di 10 chilometri per chiudere il nucleare italiano”, sottolinea il Comitato. “Segno che nonostante la disinformazione e la censura che si è abbattuta sui referendum, e il tentativo in corso alla Camera di farlo saltare senza dare l’addio al programma atomico, gli italiani non abboccano”. Secondo le associazioni, infatti, “non basterà qualche mese o qualche anno per cancellare le immagini terrificanti di Fukushima, come non sono bastati 25 anni a far dimenticare Cernobyl. Chi lo spera si illude. Gli italiani dicono no al nucleare”.