Vita Trentina sostiene il SI per l'ACQUA


Vita Trentina - il settimanale della Diocesi Trentina - sostiene il SI per l'ACQUA

Il vescovo di Trento: "Acqua, non vendete un dono di Dio"

Presa di posizione di Bressan, che richiama la politica al bene comune. In vista dei referendum del 12 e 13 giugno, l’arcivescovo interviene nel nome della dottrina della Chiesa
Ogni forma di privatizzazione porta all'esclusione di chi è più debole. Siamo in una società in cui c'è una crisi economica che non è cessata e in cui la prospettiva è che si debba pagare anche l'acqua, più di quanto dovuto per il servizio ricevuto... Il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, ha scritto ai fedeli un vero e proprio appello a votare sì, affermando che l'acqua tra qualche anno sarà più preziosa del petrolio. Non so se sarà più preziosa, certamente è un diritto di tutti ed è fondamentale come l'aria che respiriamo, come poter viaggiare liberamente, camminare, godere di un paesaggio, riposare. Sono quei beni fondamentali essenziali. L'acqua come l'aria, bene che non può essere privatizzato: il principio è lo stesso. Beh il principio sì, è quello della dottrina cristiana che ho trovato tanto documentato nel'500 e ancora prima, quando si parla di questi beni che sono proprietà dell'umanità intera, non del primo che li prende. Res communes omnium, si dice in latino: le cose comuni di tutti. L'acqua ha un forte significato simbolico nella religione cristiana. Lei ha citato il Battesimo e le splendide laudi di San Francesco. Sì, è il simbolo di Dio che Cristo ha scelto per l'ingresso nella comunità cristiana con il battesimo e che ha voluto santificare con la sua presenza nel Giordano. Anche sotto l'aspetto naturale, l'acqua è dono di Dio, non solo per noi ma per il futuro. Ma poi ricordiamo l'immagine della croce: esce sangue e acqua. Sangue per esprimere l'amore, l'affetto, l'acqua che significa purificazione e vita nuova. C'è sempre questo duplice senso.


Tratto dal quotidiano 'Il Trentino'