25 settembre - da Rovereto alla marcia 'no war'


Il Comitato delle ass. per la pace e i diritti umani invita a partecipare alla Marcia Perugia - Assisi promossa dalla Tavola per la Pace, dal Movimento Nonviolento e dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace di Perugia.



Finalmente ci siamo! Mancano pochi giorni alla “Marcia per la pace e la fratellanza dei popoli” che il 25 settembre vedrà sfilare migliaia e migliaia di persone da Perugia ad Assisi.
E’ il popolo della pace che si mette in cammino per smobilitare la guerra di oggi, attraverso il ritiro dell'esercito dall'Afghanistan e dalla Libia, e quella di domani, attraverso il disarmo e il taglio drastico delle spese militari. Ciò potrà cominciare solo se ciascun marciatore di pace assumerà questa esigenza come impegno personale.


Dopo cinquant’anni che ci separano dalla prima Marcia - organizzata da Aldo Capitini nel 1961 - le spese per gli armamenti sono incredibilmente lievitate a livelli astronomici, portando gli investimenti militari a diventare, di gran lunga, il primo spreco pubblico nel bilancio di uno Stato che, invece, sottrae continuamente risorse alle "spese di pace" (sanità, scuola, cultura, servizi sociali, ricerca, servizio civile, ecc.).

I governanti, da vent'anni, impegnano costantemente il nostro Paese in "guerre calde" in giro per il mondo, che uccidono in nome del popolo italiano. La nostra Costituzione repubblicana che "ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" è ripetutamente, a sua volta, ripudiata!

Ci sono, oggi, ancora più ragioni di cinquant’anni fa per marciare in maniera consapevole e determinata affinché, percorrendo i 24 chilometri che da Perugia portano ad Assisi, il popolo della pace torni ad essere un soggetto autonomo ed indipendente per aiutare il Paese ad uscire dalla grave crisi sociale, politica, economica, morale nella quale è precipitato.

La Marcia della pace non è un rito, è un impegno. Non è una passeggiata, è un'azione politica. E’ un’azione nonviolenta. Questo era chiaro ad Aldo Capitini quando nel 1961 dalla Rocca di Assisi disse: "la pace è troppo importante perchè possa essere lasciata nelle mani dei soli governanti".