Dolomiti energia, i sindaci si smarcano da Trento

Articolo di giovedì 8 dicembre - L'Adige - cronaca Rovereto

Dolomiti energia, i sindaci si smarcano da Trento

MATTHIAS PFAENDER


Questo matrimonio non s’ha da fare.
Almeno non ora, e comunque non prima di aver chiari gli eventuali vantaggi che porterà alla Vallagarina. Nella partita sullo scorporo del servizio acqua da Dolomiti Energia, quella arrivata su Trento è una doccia gelata.
Lo «strappo» si è consumato ieri al «tavolo dei 17», il vertice dei Comuni dipendenti da De per il servizio idrico.
Le sei amministrazioni lagarine (Rovereto,Nomi, Calliano, Volano, Ala e Mori) hanno fatto sapere che:

1) si chiederà una proroga: le delibere comunali di scorporo vedranno luce entro fine anno, ma il termine ultimo dell’effettivo passaggio della gestione dell’acqua sarà traslato al 31 dicembre 2012.

2) i sei Comuni, un bacino di 66mila abitanti, si prenderanno fino al 31 maggio per elaborare, con le altre 11 amministrazioni della Vallagarina (in ballo la partecipazione degli Altipiani cimbri), un piano autonomo che ponga al centro gli interessi dell’ex comprensorio.

3) in linea di massima - ma per Rovereto è già una certezza - la gestione sarà affidata a una società
in house.


Con la presa di distanza dei Comuni lagarini (sembra che anche i clienti di
De in Piana Rotaliana e Valsugana siano indirizzati a posizioni simili) Trento,
che contava sulla partecipazione collettiva dei 17 per ammortizzare i
maggiori costi di fornitura successivi all’affidamento del servizio a una società
ex novo, sconta non possedere, a differenza di Rovereto, la rete idrica.
Peraltro l’annuncio della cessione delle quote in Dolomiti Energia per riscattare
la rete (necessari 42 milioni) non ha convinto i sindaci del basso Trentino,
restii a credere che palazzo Thun rinunci a 1,2 milioni di dividendi. La
difficile situazione contabile, esplosa in attesa del bilancio previsionale, contribuisce a rendere ancor più fosco lo scenario per la giunta Andreatta, costretta
a elaborare un’offerta alternativa per giugno, quando i «magnifici sei
lagarini» (è un’autodefinizione) risaliranno a Trento forti di una proposta
condivisa. Con il «vertice segreto» di Cumerlotti dell’altroieri, i 17 sindaci
lagarini hanno firmato una lettera di intenti che funge da tabella di marcia:
istituiti due organi collegiali che dovranno elaborare, entro il 31 marzo,
un business plan da presentare poi ai singoli Consigli comunali e con il quale
poi presentarsi in blocco a Trento.

Al tavolo tecnico siederanno due rappresentanti del Comune di Rovereto, uno della Comunità di Valle e due rappresentanti nominati dai sindaci (i sindaci di Vallarsa Geremia Gios e di Besenello Cristian Comperini). Nell’organo di indirizzo politico invece siederanno Miorandi, il presidente della Comunità Stefano Bisoffi e tre sindaci.