tratto dal quotidiano Trentino - del 23 giugno 2012

ROVERETO. In un’affollata sala civica al Brione padre Alex Zanotelli, ha lanciato l’allarme acqua. “In vista del surriscaldamento del pianeta,cresce la pressione delle multinazionali sull’acqua....

ROVERETO. In un’affollata sala civica al Brione padre Alex Zanotelli, ha lanciato l’allarme acqua. “In vista del surriscaldamento del pianeta,cresce la pressione delle multinazionali sull’acqua. 

Anche in Trentino ci potrebbe essere la tentazione di entrare nella multiutility del Nord, un mostro finanziario da realizzarsi attraverso la fusione di tutte le spa esistenti. Dovete tenere alta l’attenzione”.

Zanotelli ha rivolto un accorato appello ai presenti. “Adesso che Dolomiti Energia è uscita dalla gestione dell’acqua, cosa ci vuole a creare un’azienda speciale? Parlatene con il vostro sindaco. Altrimenti che senso ha avuto il referendum?”

Secondo il comboniano, quello dell’acqua è il business del futuro su cui hanno già puntato gli occhi grosse multinazionali. Per fermarle non si può sperare in un intervento dall’alto, ma devono essere i cittadini a muoversi.

“Abbiamo bisogno di tante vittorie locali per forzare i partiti e il governo Monti a rispettare il referendum”. Tra le iniziative messe in campo, ce n’è anche una che mira a coinvolgere l’Unione Europea.

“È la prima iniziativa legislativa dal basso, che vuole costringere il parlamento europeo a portare le risorse idriche fuori dalle logiche del mercato. Ice, ossia iniziativa dei cittadini europei: assegna ai cittadini il diritto di proporre alla Commissione europea atti legislativi.

Per formulare la proposta serve un milione di firme in almeno sette paesi dell’Unione. È una campagna importante per opporsi alla privatizzazione dell’acqua”. Molti dei presenti alla serata si sono fermati a sottoscrivere l’appello. (a.g.)