Alex Langer, lentius profundius suavius

Adesso che vengono le olimpiadi, ricordiamoci di Alex Langer.


Alex Langer, lentius profundius suavius

«Sinora si è agito all’insegna del motto olimpico “citius, altius, fortius” (più veloce, più alto, più forte) che meglio di ogni altra sintesi rappresenta la quintessenza dello spirito della nostra civiltà, dove l’agonismo e la competizione non sono la mobilitazione sportiva di occasioni di festa, bensì la norma quotidiana ed onnipervadente. Se non si radica una concezione alternativa, che potremmo forse sintetizzare, al contrario, in “lentius, profundius, suavius” (più lento, più profondo, più dolce), e se non si cerca in quella prospettiva il nuovo benessere, nessun singolo provvedimento, per quanto razionale, sarà al riparo dall’essere ostinatamente osteggiato, eluso o semplicemente disatteso».

Alex Langer, La conversione ecologica potrà affermarsi solo se apparirà socialmente desiderabile (intervento ai “Colloqui di Dobbiamo”), settembre 1994, nell’opuscolo Più lenti, più dolci, più profondi, Supplemento a Notizie Verdi, n. 17, 31/10/1998.p. 47.

Vedi anche Caro San Cristoforo, in Il viaggiatore leggero. Scritti 1961-1995, Sellerio editore, Palermo 1996, pp. 328-332.