Dellai regala l'inceneritore a Sandoz

post di Andrea Trentini



Non c'è da stupirsi che l'azienda roveretana del gruppo Novartis abbia ottenuto oggi dalla Giunta provinciale l'autorizzazione a realizzare un impianto di co-combustione dei reflui industriali di scarto di produzione farmaceutica. E' bene ricordare che l'incenerimento di rifiuti è in sè un'attività potenzialmente pericolosa sia per l'eventualità di errore che per incertezza di continuità nei liquidi di combustione.

Per il caso di Sandoz ora i cittadini dovranno stare bene attenti e vigilare sulle attività dell'azienda sapendo che al minimo errore si dovrà riprendere l'iniziativa di pressione affinchè avvengano dei controlli severi e senza preavviso - non come adesso che sono una volta l'anno e con preavviso telefonico.
Da segnalare che l'APPA non ha chiesto a Sandoz di elaborare un progetto per smaltire i suoi rifiuti con altre tecnologie come l'Ossidazione chimica dei COV e/o l'Ossidazione in umido dei COV.
Vie sicuramente più costose ma più sicure per i cittadini che abitano la vallata.

Sandoz ottiene soprattutto un vantaggio di cassa, i cittadini di Rovereto possibili sostanze inquinanti in più nell'aria che già supera i limiti di attenzione. E non dimentichiamo che a fine settembre è stata proprio l'Appa a dare i dati 'fuori norma' dei fanghi e sostanze varie rilasciate nel Rio Coste, torrente che costeggia la Sandoz. Per la cronaca tali dati non sono stati comunicati in tempo dall'assessore Zuccati per informare i cittadini prima del referendum che aveva a tema l'inceneritore Sandoz.

Buona fine anno a tutti/e.