Chiesa nuclearista?

di Emanuele Curzel - Pergine

Leggo con stupore, rabbia e vergogna il fascicolo "Energia per il
futuro", realizzato dalla "MAB.q" (agenzia di comunicazione e marketing
che, secondo il proprio sito internet, gestisce "Radio Vaticana" e
"Teleradio Padre Pio"), in collaborazione con l'Enel.
Un fascicolo che ha come unico contenuto quello di convincere il lettore
della bontà e della necessità dell'uso dell'energia nucleare.
Un fascicolo che ho trovato all'interno del mio settimanale diocesano e
che temo si troverà allegato a tutti i settimanali diocesani italiani.
Un fascicolo secondo il quale "anche Benedetto XVI nella sua enciclica
Caritas in Veritate ha fatto riferimento a questa energia del futuro":
cosa che è semplicemente FALSA.
Un fascicolo che fa apparire la Chiesa italiana compattamente schierata
al fianco del governo e di chi spinge per la costruzione di nuove
centrali nucleari.

Non sono un esperto, ma mi sono un po' documentato, e molte delle
affermazioni contenute nel fascicolo mi sembrano ottimistiche (ad
esempio i tempi di decadimento delle scorie) o reticenti (neppure qui si
dice, né si poteva dire, dove si faranno le centrali italiane). Ma
soprattutto mi sembra che manchino due questioni fondamentali: lo
stretto rapporto tra nucleare civile e nucleare militare, dato che la
tecnologia che permette il primo avvicina moltissimo al secondo, che
resta la principale demoniaca minaccia alla vita; e il fatto che la
concentrazione della produzione di energia in poche grandi centrali
chiederà misure di sicurezza e di controllo sociale che limiteranno
fortemente la libertà delle persone e delle comunità.

Ma al di là di questo, non posso che chiedermi:
* chi ha deciso che la Chiesa italiana (e trentina) doveva schierarsi
così apertamente?
* quanto denaro ha preso la Chiesa italiana, e da chi, per diffondere
questo fascicolo?
* a cosa serve la commissione diocesana "Giustizia e Pace", e cosa ci
sto a fare io in essa?

Chiudo citando proprio la Caritas in veritate: "ma la libertà umana è
propriamente se stessa solo quando risponde al fascino della tecnica con
decisioni che siano frutto di responsabilità morale" (§ 70). E'
la stessa frase citata nel fascicolo a p. 3, ma credo che l'unica
lettura possibile sia quella contraria a quella proposta da "Energia per
il futuro".


Ps. Un mese fa ho rinnovato il mio abbonamento a Vita Trentina. Adesso
il nuovo direttore ha undici mesi di tempo per convincermi che ne è
valso la pena.