Acque, cosa fanno i VENDITORI di MINERALI



e poi cosa fanno i VENDITORI di MINERALI

Articolo del 31 gen 2011 - tratto dal quotidiano 'Trentino'


In Trentino scoppia la guerra dell'acqua
I produttori di minerale contro i contributi per filtri e gasificatori


di Ubaldo Cordellini

TRENTO. Scoppia la guerra dell'acqua. E' bastato un disegno di legge firmato da Mauro Ottobre che prevede incentivi e contributi per chi installa apparecchiature per filtrare e gassificare l'acqua del rubinetto per scatenare la lobby delle minerali. Da Roma si è scomodato addirittura il presidente dei produttori di acqua minerale che ha intimato a Ottobre di modificare la sua proposta. Il disegno di legge di Ottobre prevede, tra le altre cose, che la Provincia stanzi 100 mila euro all'anno per contributi a pubblici esercizi e privati che installino le apparecchiature per microfiltrare e gasificare l'acqua del rubinetto.

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da Altreconomia.it - domenica 30 gennaio 2011

In anteprima, il contenuto della sentenza del Giurì contro lo spot istituzionale degli industriali delle acque minerali

C’ha provato, Mineracqua, ma è stata colta in fallo. Se non vedete più su quotidiani e periodici la pubblicità istituzionale della federazione nazionale delle aziende che imbottigliano e vendono acqua minerale, infatti, non è perché sono finiti i soldi.

È stato il Giurì di autodisciplina pubblicitaria (www.iap.it) a “bocciare”, giudicandolo ingannevole, il contenuto dello spot, il cui claim era “Acqua minerale. Molto più che potabile” e il cui messaggio era una (presunta) comparazione tra le caratteristiche delle acque minerali e di quella erogata dagli acquedotti (vedi Ae 121). Una comparazione a senso unico.
Ettore Fortuna, presidente di Mineracqua, intervistato a metà gennaio da Radio 24 in merito alla decisione del Giurì ha spiegato come, a suo avviso, si trattasse di “una decisione politica e non tecnico-giuridica”.

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