1° PUNTATA - Parole chiave sul REFERENDUM acqua bene comune


di Emilio Molinari – autore del libro 'Salvare l'acqua'

Obbligatorietà: noi siamo stati obbligati a fare il referendum perché una legge del governo ha obbligato tutti i Comuni a privatizzare la gestione dei propri acquedotti.

I comuni espropriati:
l'obbligatorietà toglie ai comuni poteri propri, è un colpo alla democrazia rappresentativa, i comuni non hanno più alcun ruolo e ai cittadini è reso impossibile ogni rapporto con le istituzioni locali in merito ai servizi determinanti per la loro vita e la loro salute.

Ideologico:
ideologico è chi obbliga con legge tutte le aziende pubbliche a privatizzare anche quelle che gestiscono bene il servizio ( Milano – Venezia).
Ideologico è colui che stabilisce per legge che le imprese guadagnino il 7% senza rischio di impresa.

Le gestioni virtuose :
Citate Milano città o Milano Provincia o Venezia e buona parte del nord ecc....che Mediobanca le indica come le gestioni italiane più virtuose e che non hanno al proprio interno il privato.
Milano e Provincia hanno perdite in rete del 12-16% tra le più basse d'Europa, hanno tariffe più basse in assoluto, hanno investimenti annui dello 80% delle entrate. Non hanno i bilanci in rosso.

Proprietà e gestione: Ciò che conta è la privatizzazione della gestione.
E' la gestione che assicura il diritto all'acqua potabile.
Quando la gestione di una spiaggia o di una sorgente (che pure restano di proprietà pubblica), vengono date in concessione/gestione ad un privato, il pubblico i cittadini vengono “privati” dell'accesso e del godimento, mentre il privato ne “gode” i sostanziosi profitti.

I privati fanno gli investimenti.
a) La privatizzazione della gestione significa che i costi di ristrutturazione/riparazione degli impianti e la costruzione dei nuovi resta a carico del Pubblico, al Privato la riscossione delle tariffe e la gestione ordinaria.
Al pubblico i costi ai privati i guadagni.
b) continuano a dire che gli acquedotti italiani sono un colabrodo, ma da 10 anni il 50% degli acquedotti è già stato privatizzato e quotato in borsa. Ciò significa che i privati non hanno riparato le reti e non hanno fatto gli investimenti.
c) dal momento che acquedotti senza privato come Milano ecc.. non hanno perdite, dal momento che l'acquedotto Pugliese, senza privati, nella gestione di Vendola ha ridotto le sue perdite e i suoi debiti, c'è da trarre le considerazioni che è proprio la privatizzazione che è un colabrodo. Non ha migliorato gli impianti, non ha portato investimenti ma sicuramente ha aumentato le tariffe del 67%.

l'Europa ci obbliga
Ennesima ipocrisia. L'Europa non obbliga nessun paese membro a privatizzare, lascia ai singoli decidere se il servizio idrico è un servizio economico o di interesse generale.
La Corte Costituzionale nella sentenza con la quale dichiara valido il 1° nostro quesito, ovvero l'abrogazione della legge in vigore, dice chiaramente che non c'è nessun obbligo comunitario e che proprio per questo è possibile abrogare tale legge.