Firme sui stipendi dei politici provinciali/regionali

Ridurre la spesa pubblica è ormai una necessità, un impegno, non solo morale nei confronti dei cittadini, che deve essere strutturato in maniera più realistica alle esigenze di una società bisognosa di un cambiamento evolutivo di giustizia ed equità socio-economica, a vantaggio di tutta la popolazione, indistintamente. I cittadini sono i principali artefici di questo cambiamento. I politici, per svariati ed intricati interessi partecipati o indiretti, non possono, non vogliono affrontare questo tema, ne tantomeno contribuiscono alla specifica informazione. Ritirarsi in una muta rassegnazione, aspettando che qualcun altro, da solo, risolva le cose rappresenta paradossalmente il modo migliore per peggiorare la situazione. Bisogna reagire, tutti uniti, ed ognuno di noi può contribuire al cambiamento. Il Referendum è lo strumento democratico attualmente disponibile e la partecipazione di tutti può superare anche il deterrente del quorum. si può andare a firmare con un documento di identità presso l'ufficio elettorale/anagrafe del proprio Comune .. ANDIAMOCI tutti
Il Comitato Referendario CORE trentino alto adige, si è costituito a metà del 2011 con lo scopo di indire un referendum per l'abrogazione della Legge Regionale 2/1995 che riconosce le indennità (vitalizio, diaria ecc.) ai consiglieri regionali/provinciali del Trentino Alto Adige. Dopo aver studiato la normativa, sono stati preparati due quesiti: uno per l'abrogazione totale della legge e uno per l'abrogazione della sola "diaria". Dopo aver depositato i quesiti e i moduli per la raccolta firme in Corte d'Appello, a metà febbraio 2012 è incominciata la raccolta delle firme attraverso i gazebo e con la presenza dei moduli in tutti i comuni della Regione. Per indire il referendum, è necessario raccogliere 15.000 firme sul territorio regionale. Il comitato è apartitico e trasversale. Ne fanno parte diversi cittadini (referenti locali) che si occupano di informare la popolazione sulla possibilità di firmare nei comuni, di organizzare serate informative e di raccogliere firme nelle piazze.