incontro anti PI.RU.BI - martedì 8 maggio, alle 21, a Besenello - a giugno la decisione del CIPE

INVITO - Vorremmo provare a mettere in piedi un comitato anti PIRUBI provinciale, in grado di organizzare incontri di discussione sul territorio ed aiutare la raccolta-firme del comune. Per questo proviamo a fare una riunione sull’argomento martedì 8 maggio, alle 21, a Besenello, nella sala riunioni che si trova nel retro dell’edificio delle scuole (salita per la scala esterna). Roberto Antolini e Pierino ++++++++++++ Giunto al VIA il progetto della Valdastico (PI.RU.BI.), a giugno la decisione del CIPE Il 19 marzo a Besenello (e negli altri comuni e Comunità di valle interessate) sono arrivati 5 scatoloni, contenenti i 150 kg di documenti del progetto preliminare dell’Autostrada della Valdastico (PI.RU.BI.), fatto fare dalla Autostrada Serenissima (BS-PD) e giunto alla fase di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), quindi inviato in visione agli enti interessati. Il progetto prevede, oltre alla variante con uscita in Val d’Adige su Besenello (tunnel di quasi 30 km di collegamento con il Veneto), altre 5 ipotesi, che vanno da Marco di Rovereto a Lavis. Si è così capito che Attilio Schneck, al contempo presidente leghista della provincia di Vicenza e presidente dell’Autostrada Serenissima BS-PD, la Valdastico vuole costruirla a tutti i costi - nonostante i 500 milioni di debiti inscritti nei libri contabili della sua Società - anche perché grazie a questo impegno è riuscito ad ottenere dal governo-amico (quello di Berlusconi) la possibilità di aggiudicarsi il rinnovo della concessione in via diretta, senza passare per la gara europea (a cui è invece costretta la meno politicamente protetta Autobrennero). Il governo nel 2010 ha inserito la Valdastico nell’elenco delle “opere strategiche” previsto dalla legge-obiettivo, e questo particolare garantisce una “procedura semplificata”: 60 giorni per sentire le obiezioni non-vincolanti degli enti locali interessati e poi (agosto 2012) si va davanti al CIPE per l’approvazione definitiva del progetto, dove si può procedere anche senza l’intesa con gli enti locali, semplicemente passando in questo caso la patata bollente direttamente al governo, che aggira l’ostacolo tramite decreto presidenziale. Ma c’è un ma: nel caso di tracciati autostradali che interessano il territorio provinciale ed una regione finitima – come questo – è previsto che sia acquisita l’intesa con la Provincia Autonoma di Trento. Lo hanno stabilito le norme di attuazione dell’autonomia trentina, e la cosa è stata anche recentemente ribadita dalla sentenza 62/2011 della Corte Costituzionale. E l’intesa con la PAT non c’è. Insomma si trovano di fronte una Spa (la maggioranza del capitale della quale è in mano ai privati) e un’autonomia speciale. Ecco dunque che la vicenda assume anche una valenza che travalica i pur drammatici aspetti ambientali di una galleria da 30 km. Nell’operazione c’è anche un palese tentativo di aggiramento dei meccanismi di tutela dell’autonomia, e se la cosa va liscia con la Valdastico si squarcia un varco nel sistema di protezioni, che poi ovviamente si cercherà di allargare ulteriormente per farvi passare qualunque altra schifezza voglia imporre il governo nazionale. La conferenza dei servizi a Roma (24.4), e la riconferma della natura “strategica” della Valdastico Quelli che pensavano che il VIA al progetto preliminare fosse nient’altro che l’ennesima boutade in una lunga storia piena di false partenze, hanno dovuto ricredersi martedì 24 aprile, quando si è tenuta a Roma la “Conferenza dei servizi“ sull’argomento, che ha visto divisi da un muro i trentini che non la vogliono e i veneti che la vogliono eccome, spalleggiati dal governo – questo nuovo, “tecnico” – che, in continuità con il precedente, ribadisce la sua natura “strategica”, contestata invece dalla PAT per la mancanza del presupposto dell’intesa (di rango costituzionale, perché derivante dalle norme di attuazione dell’autonomia). Ci voleva un governo tecnico per sostenere questa infrastruttura priva di qualunque motivazione tecnica, per tagliare servizi e pensioni e tirare fuori dal cilindro un’autostrada inutile. E che, per far questo, cerca di sfondare l’autonomia trentina. Il Comune di Besenello ha iniziato una raccolta firme contro la Valdastico, e – sostenuto dalla PAT - è intenzionato a fare tutte le opposizioni giurisdizionali possibili per impedirne la costruzione. Abbiamo una totale fiducia negli amministratori di Besenello, crediamo però potrebbe essere utile appoggiare anche a livello di base, di movimento, il loro meritevole impegno, perché quella della Valdastico è una partita strategica per il Trentino – che rischia di diventare solo un corridoio per le merci in transito attraverso le Alpi - e serve anche una discussione capillare, in grado di coinvolgere tutta la popolazione interessata, e portarla ad esprimersi a fianco del Comune di Besenello. Per questo proviamo a fare una riunione sull’argomento martedì 8 maggio, alle 21, a Besenello, nella sala riunioni che si trova nel retro dell’edificio delle scuole (salita per la scala esterna). Vorremmo provare a mettere in piedi un comitato anti PIRUBI provinciale, in grado di organizzare incontri di discussione sul territorio ed aiutare la raccolta-firme del comune. Per informazioni: Pierino 3498772840