Valdastico, il sindaco di Borgo deve saperlo....


Leggo su L’Adige del 27.6 l’intervista in cui Dalledonne, sindaco di Borgo Vals., prendendo a pretesto un incidente (il ribaltamento di un TIR che ha comportato la chiusura della carreggiata della Valsugana per 10 ore) chiede pretestuosamente la realizzazione della Valdastico. Dalledonne ribadisce tutte le approssimazioni con cui si è sempre cercato di sponsorizzarla, la più inconsistente delle quali è l’affermazione – già sostenuta sulle pagine de L’Adige dal consigliere provinciale Eccher il 14.5 – che senza Valdastico «ci stiamo tagliando fuori dall’Europa».
Allora ricordiamo prima di tutto che il progetto della Valdastico prevede di spendere 2 miliardi di euro (sulla carta, poi vedremo alla fine quanti saranno stati) per realizzare un nuovo collegamento fra l’alto Vicentino ed il basso Trentino, due parti di due province già ampiamente collegate per via stradale, autostradale e ferroviaria (altro che “collegamenti internazionali”). E poi continua con l’affermazione ideologica che «è assodato che il traffico e il trasporto avviene su gomma». Ma non è assodato proprio nulla al riguardo. Gli esperti di flussi di traffico ci insegnano che 1/3 del traffico che transita sull’Autobrennero è traffico “improprio”, cioè viene da ovest (Lombardia ecc.), attraversa le Alpi al Brennero, e poi devia nuovamente ad ovest, per raggiungere territori che stanno a Nord del luogo di partenza. Un lungo giro Ovest/Est/Ovest solo per aggirare la Svizzera dove vigono normative cogenti (e costose) per l’attraversamento su gomma delle Alpi: quindi il traffico merci si disegna e ridisegna a seconda delle politiche sul traffico che sostengono i territori.
E il sindaco di Borgo deve saperlo anche lui perché in realtà vorrebbe fare la stessa cosa, afferma infatti «con la Valdastico si potrebbe selezionare il traffico e fare in modo che i camion siano dirottati lì [in Vallagarina], mentre la Valsugana verrebbe riservata al traffico leggero».
Se non che, come ci ha spiegato l’ingegnere della PAT De Col all’incontro sulla TAV tenuto a Rovereto il 9.6, da una decina d’anni si stanno facendo (con la collaborazione della PAT) grandi investimenti attorno a Verona in infrastrutture per il passaggio delle merci dalla gomma alla rotaia, affinché le merci che vogliono attraversare il Trentino possano farlo convenientemente in container caricati sui treni, molto meno inquinanti dei TIR, più risparmiosi d’energia, ed anche molto meno a rischio di incidenti. Perché il sindaco di Borgo, invece di fare simili «beghe di paese» (le sue sì lo sono), non si accorda con i sindaci lagarini per spingere fin da subito la Provincia a prendere misure di tipo svizzero sul traffico di attraversamento del Trentino, «selezionando» - come dice lui – il traffico pesante, per spingerlo su rotaia?
Non occorre aspettare la nuova linea veloce, i treni già ci sono e vanno a velocità più che sufficiente per le merci. Faccia insomma il suo mestiere di sindaco, e lasci invece perdere interviste pretestuose sulla Valdastico, che comunque sarebbe pronta non prima che fra 10/20 anni, epoca in cui lui avrà finito da tempo di fare il sindaco.

Roberto Antolini, Rovereto