Impronte dei Rom - Schedateci tutti!


«Volete rilevare le impronte digitali ai bambini rom e sinti? E allora adesso schedateci tutti». Il Coordinamento nazionale centri accoglienza (Cnca) del Trentino Alto Adige risponde così, con una provocazione mirata a scuotere la sensibilità di tutti i trentini, alla decisione del ministro Maroni di «censire» i bimbi di etnia rom e sinti.

Domani, come preannunciato, dovrebbero iniziare nei campi nomadi di Milano, Roma e Napoli le operazioni di censimento. E domani, per tutta risposta, Cnca regionale e Punto d'Incontro, con la collaborazione di Cgil, Cisl, Uil, Acli, Arci e Caritas, avvieranno una raccolta firme in diversi punti della provincia.

Obiettivo dell'iniziativa: dire il proprio no a un provvedimento voluto dal governo per limitare il fenomeno dell'accattonaggio nelle città italiane, ma che Franco Ianeselli , della segreteria provinciale della Cgil, definisce «pericoloso, in quanto discriminatorio nei confronti di una etnia».

«Non vogliamo manifestare contro il governo - spiega Diego Giacometti , presidente regionale del Cnca - ma semplicemente alzare la voce per far sapere che siamo preoccupati dal clima di persecuzione che sta portando di giorno in giorno la nostra società a individuare dei capri espiatori per qualsiasi problema. Queste sono soluzioni demagogiche che non risolvono assolutamente nulla: il problema della sicurezza non si cancella schedando i bambini con iniziative che ricordano quelle che portarono alla promulgazione delle leggi razziali».

Domani tra le 16 e le 19 in piazza Fiera a Trento partirà quindi una raccolta firme aperta anche nei 14 sportelli Acli sparsi sul territorio, presso il complesso Intercity di viale Trento a Rovereto, e più in generale presso tutte le sedi delle associazioni aderenti all'iniziativa. Quanti lo volessero potranno, oltre che firmare la petizione, anche farsi rilevare le impronte digitali in segno di protesta contro l'iniziativa promossa da Maroni. Che solo entro ottobre dovrebbe portare al censimento dei bimbi rom e sinti presenti nei campi nomadi del Trentino.

tratto dal quotidiano 'L'Adige' mer 9 luglio